Una parte della nostra vita, più o meno felice, l'abbiamo passata a scuola, sia elementare, media, superiore o università.

Allora, l'unico pensiero che ci preoccupava era che finisse in fretta.

Oggi, forse perchè siamo cresciuti, quello che ci preoccupa è che i nostri figli abbiano

la possibilità di imparare, di conoscere, di sapere.

Dove, se non a scuola?
___________________ Le Ultime Novità ___________________


Per i ragazzi e i genitori delle classi 3

Lo Sportello Orientamento dove i ragazzi delle classi 3 e i loro genitori possono incontrare i professori delle Scuole Superiori di Riccione, Rimini e dintorni che era previsto per giovedì 16 dicembre è stato spostato a
lunedì 20 dicembre
dalle 16,30 alle 19,30
presso la sede di via Reggio Emlia
Lo Sportello è a disposizione dei ragazzi delle classi 3 e dei loro genitori delle sedi distaccate di Via Ionio, Via Alghero e Via Mantova a cui era stato dedicato ma anche dei ragazzi delle classi 3 e dei loro genitori della sede centrale di Via Reggio Emilia che fossero interessati.

Buone nuove e non

E' la fine del mese di novembre ed è il caso di fare il punto su di alcune questioni.

Contributo genitori 2010 2011
Tutti hanno versato il contributo obbligatorio necessario per coprire i costi della polizza assicurativa.
Tutti hanno versato il contributo volontario che verrà utilizzato per coprire i costi:
- del materiale di consumo
- del materiale didattico
- della manutenzione e potenziamento dei laboratori
Grazie, da parte nostra, ai genitori per il contributo volontario.

Aule di Informatica
Si parte con la prossima aula di informatica (grazie al contributo genitori) e nel prossimo Consiglio di Istituto del 30 novembre decideremo di acquistare il server e lo switch, gli stessi che sono stati usati per realizzare l'aula di informatica della sede di via Aghero. Ci vorranno circa 2000 euro e, soprattutto, la buona volontà dei soci dell'Associazione di Rimini Lug che dovranno rimettere in funzione computer per computer: saranno circa 20 per ciascuna aula. Non possiamo permetterci di acquistare 20 nuovi pc, non basterebbero 10000 euro per ciascuna aula, e, infatti, quello che ci servirà assolutamente saranno altri computer e monitor, magari trovarli nuovi ma vanno benissimo anche se usati o dismessi perchè cambiati da ditte o privati ma, soprattutto, dovranno essere gratis e donati alla scuola, con cui sostituire i pc dell'aula che non funzionano più o da cui recuperare schede o parti necessarie per rimettere in moto le macchine che abbiamo. Senza questi altri computer e monitor non saremmo in grado di rifare l'aula.
Questo è il problema da risolvere: chiunque può dare una mano ci faccia sapere.

Palestre, aule, strade e cancelli .... insomma "gli edifici scolastici"
E qui la storia si fa più difficile.
La palestra di via Alghero è chiusa dal dicembre dello scorso anno. Sono in corso i lavori iniziati a fine ottobre 2010 per rifare il tetto che ha ceduto. Purtroppo il mal tempo ha procurato danni ulteriori e per poter usare la palestra sarà necessario rimettere a posto le pareti degli spogliatori, l'impianto idraulico e di riscaldamento danneggiati dalle infiltrazioni d'acqua.
Le aule di ... disegno, lingua, informatica, le biblioteche che ci piacerebbe che i 920 alunni iscritti alla sola scuola media della città potessero utilizzare. Il 14 di settembre 2010, il primo giorno di scuola, tutti hanno trovato un banco e un posto in un'aula e in ogni plesso si sta tentando di fare meglio che si può ma i numeri, purtroppo, non si possono cambiare e, soprattutto in previsione delle future iscrizioni, a partire dal prossimo anno scolastico quei numeri non potranno più essere contenuti in quegli edifici scolastici: servono aule e spazi.
Strade e cancelli ... lo scorso anno scolastico abbiamo visto la realizzazione dell'accesso alla sede di via Reggio Emlia: oggi c'e' una nuova strada di accesso, un nuovo cancello, un nuovo fondo stradale e una recinzione che divide lo spazio di accesso alla scuola da quello di transito delle auto ma in via Mantova, quando piove, si forma il solito "laghetto" all'ingresso, mentre, in via Ionio, una delle cose che preoccupa, è la situazione del parcheggio che, forse, sarebbe il caso di segnalare a chi si occupa della pulizia ordinaria delle aree pubbliche che quel parcheggio, anche se piccolo, andrebbe "ripassato" proprio come il parcheggio molto più grande e molto ben tenuto di fronte alle scuole elementari che si trova solo pochi metri più avanti. Sarebbe un peccato che un Comune, il solo della provincia, che si fa carico delle spese degli educatori per gli alunni disabili che frequentano la scuola, del materiale per le pulizie per i locali con circa 80000 euro anno (per la scuola media), entrambe voci di spesa a cui dovrebbe provvedere il ministero, mettesse da parte proprio l'edilizia scolastica o meglio quegli interventi necessari per permettere agli edifici scolastici esistenti di continuare a rispondere al bisogno dei nostri ragazzi. E' novembre, è tempo di Bilancio di Previsione per il Comune e proprio in quel bilancio pensiamo che molti genitori si augurino di trovare voci di spesa che tengano conto di queste esigenza: interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria (dove necessaria) per programmare la possibilità che gli edifici destinati a scuola possano accogliere al meglio i ragazzi adesso e domani.

Gite scolastiche e forme di difesa del proprio contratto di lavoro
"Se c'e' una cosa che ricordo della mia scuola media sono ... le mie prime gite ... non solo, mi ricordo dei professori che mi portavano in gita ... sempre gli stessi, con un'infinita pazienza ma in fondo, divertiti di stare con noi ...". Non vi diremo chi ha detto questa frase, non è poi così importante e se ci pensate bene, forse, ciascuno di voi ci si può riconoscere ma vorremmo poter chiarire un paio di cose a proposito di gite, ufficialmente chiamate "viaggi di istruzione" e di "tagli lineari alle spese".
Cominciamo dalle gite: quando i docenti portano in gita i nostri ragazzi lo fanno in maniera assolutamente volontaria, volontariamente hanno programmato la gita nel piano dell'offerta formativa, volontariamente se la sono organizzata e attrettanto volontariamente hanno cercato la collaborazione dei genitori per raccogliere la cifra che serve per il pulmann e l'albergo. La voce gite non esiste nel loro contratto di lavoro; i rischi nella gestione di un gruppo di circa 50 ragazzi in pulmann, in albergo, in un'altra regione lontano da casa quando hanno tra gli 11 e 13 anni non sono pochi.
I tagli lineari: sono la modalità usata dal Governo per la riduzione della spesa pubblica. Che cosa significa tagli è semplice, lineari invece vuol dire che si riducono i soldi disponibili in ugual misura, appunto, lineare, per ogni voce di spesa senza fermarsi a vedere quali sono e che cosa riguardano le voci di spesa dove si riducono i fondi disponibili. Questa sorte è toccata anche alla scuola. E' novembre, tempo di Finanziaria (legge di stabilità) e bilancio per il Governo e solo a testo approvato si sapranno quanti soldi andranno alla scuola e come ci potremo muovere nella scuola della riforma.
I docenti hanno un contratto di lavoro e il loro datore di lavoro è il ministero. Vista la situazione ed in seguito ad un'assemblea sindacale, i docenti hanno scelto (non solo nella nostra scuola ma anche in altre scuole) di dare un segnale del loro rifiuto alle scelte del ministero attraverso il rifiuto di fare le gite.
Noi come genitori in Consiglio di Istituto, insieme ai genitori dei Consigli di Istituto di altre scuole della provincia di Rimini, nel mese di marzo 2010, abbiamo scritto sia all'Ufficio Scolastico Regionale che al Ministero della Pubblica Istruzione, uscendo sui quotidiani locali e cercado di fare presente che i tagli avrebbero reso ancor più difficile la gestione della scuola, non solo, per sostenere le spese quotidiane di funzionamento ordinario come le risme di carta e i materiali per le pulizie ma, anche, per far fronte al debito verso i docenti sia per le sostituzioni dei colleghi assenti che per le attività aggiuntive alla lezione della mattina come i corsi di recupero.
Era marzo 2010 quando siamo andati sul giornale e quella iniziativa era già partita dai genitori dei Consigli di Istituto di altre città: Bologna, Modena e Parma.
Ci abbiamo provato e se l'idea è quella di "farsi sentire" e uscire sulle testate locali, noi siamo a disposizione e, ad essere sinceri, nel pieno rispetto delle decisioni e delle convinzioni di ciascuno, pensiamo che i ragazzi non debbano essere quelli che fanno (o continuano a fare) le spese di questa situazione (anche perchè questo sta già succedendo in seguito alla riduzione delle ore di studio, delle risorse per gli investimenti in didattica, ...) e possiamo solo chiedere ai nostri stessi docenti di rivedere per quanto possibile quella loro decisione senza per questo dimenticare la protesta, anzi, al contrario, mettendoci a disposizione per trovare con loro un modo per "farsi sentire": la scuola è anche la nostra.

Primo incontro: giovedì 21 ottobre 2010

Come si sa , la scuola Italiana riceve dal Ministero competente fondi insufficienti a coprire in maniera adeguata tutti i costi di gestione.
Come si sa, il 90% dei Dirigenti Scolastici da alcuni anni, ogni inizio anno, chiede ai genitori di contribuire alle spese con il versamento sul proprio c/c di un contributo.
In occasione delle elezioni dei rappresentanti di classe per l'anno scolastico 2010/2011, svoltesi giovedì 21 ottobre 2010, noi genitori eletti in Consiglio di Istituto (CDI) siamo andati nelle varie sedi per raccontare ai genitori presenti ciò che era emerso durante il 1° consiglio di venerdì 15 ottobre, anche in seguito all'analisi della situazione contabile di inizio anno.
Ecco cosa abbiamo detto: anche quest'anno si parte nelle difficoltà economiche, ed ecco il contributo di 30 euro richiesto che è stato così suddiviso; € 8,70 dovuti e versati per la copertura assicurativa individuale (contributo obbligatorio); € 21,30 come partecipazione economica a sostegno della scuola per l'acquisto di materiali e attrezzature utili alla manutenzione e aggiornamento dei laboratori tecnici ed artistici dei 4 plessi, per materiali didattici come ad esempio libri e dvd, e per i materiali di consumo come i toner delle fotocopiatrici (contributo volontario). Come abbiamo appreso "sul campo" noi genitori in CDI, quasi sempre il contributo volontario finisce per essere una piccola scialuppa di salvataggio quando la scuola deve coprire dei costi utili alla propria prosecuzione senza che ci sia coincidenza con l'arrivo dei fondi necessari dal Ministero. Ma altresì abbiamo provato sul campo che non è possibile riuscire a gestire una scuola contando solo su questo tipo di contributo. In questa prima parte di anno scolastico la prima emergenza da affrontare è far fronte alla copertura dei costi generati dalle assenze dei docenti: le supplenze. Forse molti di voi non sanno che alcuni dei nostri docenti coprono ore di assenza dei colleghi senza essere pagati o venendo pagati dopo molto tempo. Negli anni questa situazione ha generato malcontento tra i docenti e pur con tutto l'impegno e la dedizione possibili, per chiunque sarebbe ingiusto lavorare senza il dovuto compenso ... c'è anche da dire che, come in tutti i settori, tra tanti che lavorano con responsabilità, passione ed impegno, c'è sempre quello/i che meno responsabile, meno appassionato e molto meno impegnato, con il suo non fare, tira giù la categoria e il male spesso stà nel non poter fare nulla: un male tutto italiano!
Ma andiamo avanti ...
L'anno passato è stato l'anno del nostro insediamento in CDI, e man mano che entravamo in contatto con le problematiche in cui soffriva la nostra scuola, abbiamo percepito che, fra conti in rosso e scarsità di fondi, si stava perdendo di vista quello che più ci premeva e ci preme come genitori, quindi abbiamo indirizzato tutto il nostro impegno verso ciò che ritenevamo e riteniamo necessario fosse messo sempre al primo posto nella gestione di una scuola: la formazione e l'insegnamento ai ragazzi. Ed è con questo spirito che abbiamo deliberato in CDI che, in caso di incarichi di supplenze, al docente in sostituzione sia garantito lo stipendio dando la precedenza alla copertura dei relativi costi rispetto ad altri. Questo potrà dare nuovo incentivo anche all'organizzazione e allo svolgimento dei corsi di recupero e potenziamento che durante la scorsa estate, si sono potuti svolgere solo grazie all'adesione di volenterosi docenti.
In tutto questo anche una nota positiva: l'aula di informatica nella sede di Via Alghero, dopo un anno di inattività, è tornata a funzionare anche meglio di prima grazie al lavoro gratuito dell'associazione RiminiLug di cui fanno parte anche alcuni genitori di ragazzi della "Geo Cenci". Questo risultato è frutto di un lavoro di sinergia tra noi e i docenti svoltosi durante gran parte dell'estate: di questo obiettivo raggiunto siamo molto felici ed orgogliosi anche perchè è la prova che unendo la buona volontà degli uni a quella degli altri, insieme si può fare di più. Questa realizzazione è costata circa € 1500 alla scuola per l'acquisto dei materiali necessari, ed è stata utilizzata una parte del contributo dei genitori dello scorso anno. Poichè i fondi arrivano a gocce e spesso sono somme già impegnate, periodicamente la scuola si potrebbe trovare in difficoltà dovendo rimandare l'acquisto di alcuni materiali anche se normalmente i responsabili di plesso riescono a ben gestire la situazione. Chi frequenta da qualche anno sa di cosa parliamo..a volte manca la carta per le fotocopie a volte quella igienica e a volte (è capitato) anche i detersivi per pulire la scuola. Per quanto la cosa ci possa "infastidire", anche queste mancanze si potrebbero affrontare con la buona volontà: chi avesse la possibilità di offrire questi materiali alla scuola può farlo, tutti gliene saremo grati.
Ci siamo anche resi conto della notevole importanza che si cominci a percepire che se alla scuola italiana manca l'impegno per aggiornare e modernizzare il suo valore didattico, non è verso docenti o dirigenti scolastici che dobbiamo rivolgere la nostra protesta. Come genitori in CDI, in collaborazione con la nuova DS e con i docenti, lavoreremo anche quest'anno per sostenere la nostra scuola media "Geo Cenci", per quello che ci sarà possibile:
- ci impegneremo affinchè anche le altre sedi vedano tornare a funzionare le loro aule di informatica,
- ci impegneremo affinchè parte del contributo vada a garanzia dell'acquisto di quel materiale didattico e tecnologico utile a coadiuvare l'insegnamento rendendolo più moderno e stimolante,
- ci impegneremo per appoggiare la programmazione e l'organizzazione dei corsi di recupero,
- daremo voce alle vostre richieste e vi terremo costantemente aggiornati!
Ora ci rivolgiamo a tutti i genitori "vecchi e nuovi": non pensate che potremo fare tutto questo da soli, abbiamo bisogno della VOSTRA COLLABORAZIONE e della VOSTRA PARTECIPAZIONE.
Ecco perchè esiste questo blog
Contattateci, fateci sentire che ci siete
perchè insieme si può fare di più!
I genitori in CDI

Anno scolastico 2010 2011: le nuove classi prime

A settembre la scuola media si troverà a dover accogliere circa 320 nuovi iscritti.
Sono i numeri delle nuove iscrizioni che, di fatto, comportano la creazione di 3 nuove classi prime. 3 nuovi corsi che si aggiungono a quelli già esistenti e che, per il momento, vedranno una nuova prima nella sede di San Lorenzo e una nuova prima nella sede di via Alghero.
In forse, la terza nuova prima che era prevista nella sede di via Reggio Emilia.
Dire "in forse" significa che la richiesta di attivare nuovi corsi va fatta all'Ufficio Scolastico Provinciale che deve verificare la necessità e, soprattutto, i costi, dove per costi, si intendono nuovi docenti da assumere per coprire le ore delle nuove classi nel momento in cui i docenti già di ruolo non abbiano ore disponibili per garantire le lezioni in quelle classi. Questo il motivo per la raccolta delle dichiarazioni dei genitori che non hanno la residenza nel Comune, a sostegno della motivazione della richiesta di iscrizione presso la media di Riccione. Non solo, quelle richieste saranno nella borsa di chi dovrà andare a sostenere la necessità di attivazione anche della terza classe prima.
La cosa, in tempi di tagli e riduzione dei costi, non sarà semplice.
La scuola la sua parte l'ha fatta; cercheremo di capire se si può fare anche qualcos'altro.