E' la fine del mese di novembre ed è il caso di fare il punto su di alcune questioni.
Contributo genitori 2010 2011
Tutti hanno versato il contributo obbligatorio necessario per coprire i costi della polizza assicurativa.
Tutti hanno versato il contributo volontario che verrà utilizzato per coprire i costi:
- del materiale di consumo
- del materiale didattico
- della manutenzione e potenziamento dei laboratori
Grazie, da parte nostra, ai genitori per il contributo volontario.
Aule di Informatica
Si parte con la prossima aula di informatica (grazie al contributo genitori) e nel prossimo Consiglio di Istituto del 30 novembre decideremo di acquistare il server e lo switch, gli stessi che sono stati usati per realizzare l'aula di informatica della sede di via Aghero. Ci vorranno circa 2000 euro e, soprattutto, la buona volontà dei soci dell'Associazione di Rimini Lug che dovranno rimettere in funzione computer per computer: saranno circa 20 per ciascuna aula. Non possiamo permetterci di acquistare 20 nuovi pc, non basterebbero 10000 euro per ciascuna aula, e, infatti,
quello che ci servirà assolutamente saranno altri computer e monitor,
magari trovarli nuovi ma vanno benissimo anche se usati o dismessi perchè cambiati da ditte o privati ma, soprattutto, dovranno essere gratis e donati alla scuola, con cui sostituire i pc dell'aula che non funzionano più o da cui recuperare schede o parti necessarie per rimettere in moto le macchine che abbiamo.
Senza questi altri computer e monitor non saremmo in grado di rifare l'aula.
Questo è il problema da risolvere:
chiunque può dare una mano ci faccia sapere.
Palestre, aule, strade e cancelli .... insomma "gli edifici scolastici"
E qui la storia si fa più difficile.
La palestra di via Alghero è chiusa dal dicembre dello scorso anno. Sono in corso i lavori iniziati a fine ottobre 2010 per rifare il tetto che ha ceduto. Purtroppo il mal tempo ha procurato danni ulteriori e per poter usare la palestra sarà necessario rimettere a posto le pareti degli spogliatori, l'impianto idraulico e di riscaldamento danneggiati dalle infiltrazioni d'acqua.
Le aule di ... disegno, lingua, informatica, le biblioteche che ci piacerebbe che i 920 alunni iscritti alla sola scuola media della città potessero utilizzare. Il 14 di settembre 2010, il primo giorno di scuola, tutti hanno trovato un banco e un posto in un'aula e in ogni plesso si sta tentando di fare meglio che si può ma i numeri, purtroppo, non si possono cambiare e, soprattutto in previsione delle future iscrizioni, a partire dal prossimo anno scolastico quei numeri non potranno più essere contenuti in quegli edifici scolastici:
servono aule e spazi.
Strade e cancelli ... lo scorso anno scolastico abbiamo visto la realizzazione dell'accesso alla sede di via Reggio Emlia: oggi c'e' una nuova strada di accesso, un nuovo cancello, un nuovo fondo stradale e una recinzione che divide lo spazio di accesso alla scuola da quello di transito delle auto ma in via Mantova, quando piove, si forma il solito "laghetto" all'ingresso, mentre, in via Ionio, una delle cose che preoccupa, è la situazione del parcheggio che, forse, sarebbe il caso di segnalare a chi si occupa della pulizia ordinaria delle aree pubbliche che quel parcheggio, anche se piccolo, andrebbe "ripassato" proprio come il parcheggio molto più grande e molto ben tenuto di fronte alle scuole elementari che si trova solo pochi metri più avanti. Sarebbe un peccato che un Comune, il solo della provincia, che si fa carico delle spese degli educatori per gli alunni disabili che frequentano la scuola, del materiale per le pulizie per i locali con circa 80000 euro anno (per la scuola media), entrambe voci di spesa a cui dovrebbe provvedere il ministero, mettesse da parte proprio l'edilizia scolastica o meglio quegli interventi necessari per permettere agli edifici scolastici esistenti di continuare a rispondere al bisogno dei nostri ragazzi.
E' novembre, è tempo di Bilancio di Previsione per il Comune e proprio in quel bilancio pensiamo che molti genitori si augurino di trovare voci di spesa che tengano conto di queste esigenza: interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria (dove necessaria) per programmare la possibilità che gli edifici destinati a scuola possano accogliere al meglio i ragazzi adesso e domani.
Gite scolastiche e forme di difesa del proprio contratto di lavoro
"
Se c'e' una cosa che ricordo della mia scuola media sono ... le mie prime gite ... non solo, mi ricordo dei professori che mi portavano in gita ... sempre gli stessi, con un'infinita pazienza ma in fondo, divertiti di stare con noi ...". Non vi diremo chi ha detto questa frase, non è poi così importante e se ci pensate bene, forse, ciascuno di voi ci si può riconoscere ma vorremmo poter chiarire un paio di cose a proposito di gite, ufficialmente chiamate "
viaggi di istruzione" e di "
tagli lineari alle spese".
Cominciamo dalle
gite: quando i docenti portano in gita i nostri ragazzi lo fanno in maniera assolutamente volontaria, volontariamente hanno programmato la gita nel piano dell'offerta formativa, volontariamente se la sono organizzata e attrettanto volontariamente hanno cercato la collaborazione dei genitori per raccogliere la cifra che serve per il pulmann e l'albergo. La voce gite non esiste nel loro contratto di lavoro; i rischi nella gestione di un gruppo di circa 50 ragazzi in pulmann, in albergo, in un'altra regione lontano da casa quando hanno tra gli 11 e 13 anni non sono pochi.
I
tagli lineari: sono la modalità usata dal Governo per la riduzione della spesa pubblica. Che cosa significa tagli è semplice, lineari invece vuol dire che si riducono i soldi disponibili in ugual misura, appunto, lineare, per ogni voce di spesa senza fermarsi a vedere quali sono e che cosa riguardano le voci di spesa dove si riducono i fondi disponibili. Questa sorte è toccata anche alla scuola.
E' novembre, tempo di Finanziaria (legge di stabilità) e bilancio per il Governo e solo a testo approvato si sapranno quanti soldi andranno alla scuola e come ci potremo muovere nella scuola della riforma.
I docenti hanno un contratto di lavoro e il loro datore di lavoro è il ministero. Vista la situazione ed in seguito ad un'assemblea sindacale, i docenti hanno scelto (non solo nella nostra scuola ma anche in altre scuole) di dare un segnale del loro rifiuto alle scelte del ministero attraverso il rifiuto di fare le gite.
Noi come genitori in Consiglio di Istituto, insieme ai genitori dei Consigli di Istituto di altre scuole della provincia di Rimini, nel mese di marzo 2010, abbiamo scritto sia all'Ufficio Scolastico Regionale che al Ministero della Pubblica Istruzione, uscendo sui quotidiani locali e cercado di fare presente che i tagli avrebbero reso ancor più difficile la gestione della scuola, non solo, per sostenere le spese quotidiane di funzionamento ordinario come le risme di carta e i materiali per le pulizie ma, anche, per far fronte al debito verso i docenti sia per le sostituzioni dei colleghi assenti che per le attività aggiuntive alla lezione della mattina come i corsi di recupero.
Era marzo 2010 quando siamo andati sul giornale e quella iniziativa era già partita dai genitori dei Consigli di Istituto di altre città: Bologna, Modena e Parma.
Ci abbiamo provato e se l'idea è quella di "farsi sentire" e uscire sulle testate locali, noi siamo a disposizione e, ad essere sinceri,
nel pieno rispetto delle decisioni e delle convinzioni di ciascuno, pensiamo che i ragazzi non debbano essere quelli che fanno (o continuano a fare) le spese di questa situazione (anche perchè questo sta già succedendo in seguito alla riduzione delle ore di studio, delle risorse per gli investimenti in didattica, ...) e
possiamo solo chiedere ai nostri stessi docenti di rivedere per quanto possibile quella loro decisione senza per questo dimenticare la protesta, anzi, al contrario, mettendoci a disposizione per trovare con loro un modo per
"farsi sentire": la scuola è anche la nostra.